Archivio per novembre, 2012

Ziguli è un libro difficile. Un libro che non so nemmeno se consigliare. E’ un libro che mi ha messo in discreta difficoltà.

Ziguli è un libro strano, forte, dal punto di vista culturale anche innovativo perchè prova a parlare di disabilità con grande onestà e trasparenza, ma è un libro che non mi ha convinto fino in fondo. E’ un libro crudo, che parla del rapporto tra un padre e il proprio figlio con disabilità, è un libro che non mi ha convinto soprattutto rispetto al retrogusto che lascia. Un libro violento, come violenta, in alcune fasi, deve essere la vita con un figlio con una disabilità così grave.

Ziguli è un pugno in faccia. Perchè devo prendermi un pugno in faccia (oltretutto pagandolo) e magari esserne contento? Zigulì non è un libro che lascia immobili, insomma.

“Ziguli è un libro che fa male e fa pure incazzare.”

Un libro molto emotivo, che sembra avere come unico senso e obiettivo il  “buttare fuori” le scorie della fatica e della delusione. Un libro “individuale”, un libro amaro, che parla della solitudine delle emozioni, che racconta anche di un rapporto profondo, ma ne parla tenendo quasi unito amore e insofferenza.

Un libro che spero abbia permesso, almeno all’autore, di sentirsi meglio, perché questo sembra l’unico obiettivo del libro. Un libro che nom fa sentire meglio chi lo legge, almeno non ha fatto sentire meglio me.

“Zigulì è un libro da cui ho avuto necessità di difendermi.”

Leggetelo, se volete, poi mi saprete dire cosa vi avrà comunicato.

Christian.S.